Giugno 2005 - Recensione Rigoletto Opera Workshop su Musica
Negli anni settanta, quando la sua carriera teatrale stava volgendo al termine, Tito Gobbi tenne delle master class ogni estate a Villa Schifanoia, vicino a Fiesole. Tutte le lezioni furono registrate (alcune vennero pure riprese dalla televisione), e ora l’Associazione Tito Gobbi (si veda il sito www.associazionetitogobbi.com) ha cominciato a rendere disponibili quelle registrazioni, insieme a un fascicolo ben illustrato contenente il testo librettistico delle scene studiate e una meticolosa trascrizione bilingue del dialogo tra maestro e allievi.
Non è la prima volta che si tenti qualcosa del genere – la Bongiovanni ha pubblicato una master class di Alfredo Kraus e quelle di Maria Callas a Juilliard sono documentatissime – ma questa iniziativa si distingue per l’organicità dell’approccio: viene qui raccolta una serie di lezioni su un’unica opera, Rigoletto (di cui Gobbi fu interprete memorabile tra il 1944 e il 1958), con voci tra cui spiccano per notorietà quelle di Gösta Winbergh e Ruth Falcon. Si sente spesso anche la voce cantata dello stesso Gobbi (ancora suadente nel legato e straordinariamente incisiva nella proiezione della parola cantata), il quale offre eloquenti dimostrazioni di fraseggio a una serie di baritoni e dà utili suggerimenti espressivi a soprani e tenori dalle caratteristiche diversissime.
La priorità assoluta è quella di rendere viva l’identità psicologica del personaggio in ogni scena dell’opera, ma il grande baritono offre pure preziosi consigli vocali (che permettono per esempio a un tenore da dare maggiore brillantezza al Si naturale acuto con cui tradizionalmente si conclude la “donna è mobile”).
(Musica, giugno 2005 – Stephen Hastings)
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Raina Kabaivanska
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